In memoria del Dr Roberto Stella e degli altri medici caduti durante l'epidemia di Covid-19In memoria del Dr Roberto Stella e degli altri medici caduti durante l'epidemia di Covid-19 

La violenza contro le donne è la violenza perpetrata dagli uomini contro le donne, è basata sul sesso, ed è ritenuta una violazione dei diritti umani.  E’ una realtà delicata e complessa, presente nei diversi contesti e classi sociali.

Ogni giorno la cronaca ci costringe a confrontarci con questa triste realtà:

Il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila).

Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici.

Oltre alla violenza fisica o sessuale le donne subiscono nel 26,4% dei casi anche violenza psicologica ed economica, cioè comportamenti tendenti alla umiliazione, svalorizzazione, controllo ed intimidazione, nonché di privazione o limitazione nell’accesso alle proprie disponibilità economiche o della famiglia.

Dati inaccettabili in una società “civile”.

Il  medico  deve essere, ora più che mai,  la prima  sentinella delle sofferenze interiori e il  migliore  alleato delle vittime per riconoscere e denunciare la violenza subita.

Vi invito pertanto ad essere sempre più sensibili a questi temi e ad offrire alle pazienti un porto sicuro di approdo.  Aiutate le donne a riappropriarsi della loro dignità e a reagire alla violenza.

Vi ricordo inoltre che se durante l’esercizio del vostro  lavoro veniate  a conoscenza di reati punibili d’ufficio vi è l’obbligo, sancito dall’art. 365 del codice penale,  di comunicare all’autorità giudiziaria la notizia di reato.

È dunque sufficiente che il professionista riscontri la semplice “possibilità” dell’esistenza del delitto per procedere con la segnalazione all’autorità giudiziaria che, in alcun caso, comporterebbe la violazione del segreto professionale.

Non passiamoci  sopra, non chiudiamo più gli occhi, apriamo piuttosto le braccia per accogliere queste realtà di sofferenza.

Non una di meno.

Nessuna donna deve più essere vittima di violenza.

Facciamo la nostra parte, uniti possiamo riuscirci!

 

La Presidente dell'Ordine

Dott.ssa Lucilla Gagliardi